I Volti di BAM: Şeyma Mert
Dai primi passi nella community di BAM come volontaria, a indispensabile team member: oggi conosciamo Şeyma, che conosce tutte le facce della Biblioteca degli Alberi. Vediamo cosa ci racconta!
Quale è stata la tua prima impressione di BAM?
La mia prima visita BAM è stata poco dopo il mio trasferimento a Milano da Istanbul, nel 2023.
Nei primi tempi avevo un alloggio temporaneo nel quartiere di Portanuova, quindi sono stata fortunata a scoprire BAM molto presto. Era una giornata di primavera del 2023 quando sono venuta al parco per trascorrere qualche ora leggendo un libro, e ricordo di essere rimasta incantata, soprattutto dai fiori dai colori vivaci che mi facevano battere il cuore.
Durante quelle poche ore non avevo ancora compreso appieno la ricchezza di ciò che BAM ha da offrire, ma ne rimasi così colpita da cercare informazioni online quella stessa sera e visitare il suo sito web.
Quando ho visto la sezione “Diventa volontario BAM”, la mia unica esitazione è stata il fatto di non parlare una parola di italiano. Quella preoccupazione è però svanita rapidamente, poiché sono stata accolta nel gruppo dei volontari con calore e gentilezza. In poco tempo ho capito quanto BAM sia un vero valore per la città, e sono molto felice di poter contribuire — prima come volontario per due anni e ora come membro del team.
Hai mai partecipato a eventi open air?
Negli ultimi dieci anni ho partecipato a diversi eventi all’aperto, la maggior parte dei quali erano concerti. C’è qualcosa di speciale nella musica dal vivo, soprattutto d’estate e all’aperto. In quelle occasioni mi capita spesso di lasciarmi trasportare, immerso nella magia dell’atmosfera.
Negli ultimi tre anni ho anche preso parte a una varietà di eventi all’aperto al BAM, che spaziavano da concerti di musica classica a performance contemporanee.

Qual è stato il tuo evento open air preferito?
Tra i concerti, direi quello dei Justice, il duo francese di musica elettronica, al Nameless Festival 2024. È stata un’esperienza davvero immersiva, con il suono grezzo dei loro sintetizzatori e gli spettacolari giochi di luce, e ho avuto la fortuna di trovarmi in prima fila senza alcuno sforzo.
Guardando oltre i concerti, il mio evento all’aperto preferito è il BAM Circus. Sono felice di aver partecipato a tre delle sue quattro edizioni. Amo il fatto che rappresenti un omaggio alla memoria collettiva del quartiere. Ancora di più, amo il modo in cui l’intero parco si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove i visitatori possono divertirsi, stupirsi ed emozionarsi grazie alle performance di artisti provenienti da tutto il mondo.
Quando e dove senti un legame speciale con la natura?
Connettersi con la natura richiede una mentalità aperta e umile: abbastanza aperta da percepire la nostra piccolezza all’interno del più ampio ecosistema, e abbastanza umile da apprezzare che siamo solo una specie tra molte altre. Questa mentalità permette di fare un passo indietro rispetto alle complessità della vita quotidiana (almeno per un po’) e di ricordare che facciamo parte di qualcosa di più grande. Quando mi trovo in questo stato d’animo, posso sentirmi connesso alla natura non solo quando sono circondata dalla biodiversità, come a BAM, ma anche dalla finestra di casa mia, osservando le nuvole che scorrono, gli uccelli che volano e il susseguirsi delle stagioni.

Come rispetti la natura e incoraggi gli altri a fare lo stesso?
Cerco di fare scelte consapevoli nella mia vita quotidiana: seguo una dieta vegetariana, do priorità alle opzioni a base vegetale quando possibile e mi sposto principalmente in bicicletta all’interno della città.
Come studentessa magistrale in Strategic Communication, mi concentro sulla sostenibilità nei miei studi, preparandomi sia dal punto di vista accademico sia professionale per contribuire in modo significativo al benessere del nostro pianeta.
Infine, ricopro il ruolo di City Lead per “Women and Climate” a Milano, una comunità che offre uno spazio gioioso e sicuro per donne e persone non binarie di tutto il mondo per imparare e discutere di temi climatici. Non è richiesta alcuna esperienza pregressa sul clima per partecipare, e invito tutti a tenere d’occhio i prossimi incontri della comunità.
Qual è il tuo superpotere?
Il mio superpotere è la mia personalità proattiva. Nel corso degli anni mi ha aiutato a prendere l’iniziativa, provare cose nuove, a volte fallire e, cosa più importante, imparare sempre da queste esperienze. Quando si combina con la motivazione intrinseca, diventa una forza trainante che mi permette di dedicare tempo ed energia alle cose a cui tengo di più, come la cultura e la natura.