La Botanica di BAM: è tempo di fiori!
Cosa succede in questo periodo al parco? Lo scopriamo insieme al nostro botanical content partner AG&p!
Questo è un periodo bellissimo per gli alberi: proprio qui infatti che si concentra la maggior parte della crescita che avviene nell’intero anno.
Alcuni come i meli ad esempio, si dedicano alla fase vegetativa solo dopo essersi riempiti di fiori, altri invece partono dalle foglie e poi preparano la fioritura sui rami già inverditi.
È il caso ad esempio del Liriodendro, che proprio in questo periodo ci delizierà dei suoi fiori a forma di tulipano, da cui il nome latino Liriodendron tulipifera.
Ma come stiamo curando il parco in questi giorni?
Le attività manutentive periodo corrono frenetiche: i momenti di maggior crescita delle nostre piante corrispondono anche ai periodi di grande sviluppo delle meno apprezzate infestanti!
Ecco che allora siamo impegnati in un lavoro lungo e silente, che quasi non si vede ma che è importantissimo per la resa del parco: i campi di perenni e di tappezzati vengono costantemente scerbati con zappa e olio di gomito, senza l’utilizzo di nessun trattamento chimico. È un’attività faticosa ma importantissima perché è proprio in questa fase che le perenni risvegliano la loro parte epigea, e bisogna fare in fretta perché le infestanti -sviluppandosi prima- potrebbero sottrarre luce e preziose risorse dal terreno prevalendo così sulle nostre piante.
Tutto questo gran lavoro del dietro le quinte è fondamentale per mantenere il parco in ordine e per garantire le splendide fioriture che abbiamo imparato a riconoscere ed apprezzare.
Ne state immaginando colori sgargianti e fragranti profumi? Ma sapete che ne esistono anche di quasi invisibili e di maleodoranti? Le differenze tra i fiori sono infinite, solo la loro funzione rimane invariata: riprodurre la pianta attraverso la fecondazione dell’ovulo da parte del polline.
Innanzitutto, come facciamo a sapere se un fiore è maschio, femmina o ermafrodito? I fiori maschili sono dotati di stami e producono il polline, quelli femminili sono dotati di pistillo e contengono l’ovulo che fecondato diventerà il frutto, mentre quelli ermafroditi hanno sia stami che pistillo.
Alcuni fiori si trovano solitari mentre altri si riuniscono in infiorescenze: le spighe dei campi Oudolf sono infiorescenze i cui fiori si sviluppano in modo alternato su un unico asse allungato tendente verso l’alto, mentre gli amenti dei Salici sono un particolare tipo di spiga, dai fiori unisessuali e pendente verso il basso.
La conformazione dei fiori determina il modo in cui la specie si tramanderà nel tempo e viene utilizzata per dividere in due categorie le diverse piante che producono semi: gimnosperme e angiosperme.
Le prime hanno fiori di piccole dimensioni e non presentano petali colorati – tra queste piante annoveriamo anche le pigne!
Il fiore delle angiosperme invece corrisponde per definizione a ciò che noi tutti abbiamo in mentre con il termine vero e proprio di fiore: ben visibile, con petali colorati e un profumo particolare.
In BAM abbiamo moltissimi esempi diversi di fiori: quelli grandi e appariscenti delle magnolie, quelli invernali degli aceri o quelli privi di infiorescenze come i frassini.
Naturalmente, ai fiori degli alberi seguiranno numerosi quelli delle perenni e, nel frattempo, godetevi i moltissimi fiori diversi e sgargianti dei nostri prati fioriti!!!
E voi? Qual è il vostro fiore preferito?
GLOSSARIO
Fase vegetativa: fase di crescita attiva della pianta in cui vengono sviluppati gli apparati fogliari e le nuove ramificazioni. A seconda delle specie può avvenire prima, contestualmente o dopo la fioritura.
Epigea: parte di una pianta che emerge dal terreno (si contrappone a ipogea)
Infiorescenza: Raggruppamento di tanti singoli fiori l’uno accanto all’altro, la cui disposizione può variare da specie a specie.
Amenti: indica un’infiorescenza a grappolo e generalmente pendula, dotata di un asse longitudinale molto allungato.
Stame: elemento composto da una parte sterile detta filamento, che porta all’apice la parte più fertile detta antera, nella quale si forma il polline.
Pistillo: elemento composto da una porzione basale detta ovario (contenente uno o più ovuli), una parte assiale detta stilo e una terminale detta stigma che serve a ricevere e trattenere il polline. Dopo la fecondazione degli ovuli, l’ovario si trasforma sviluppando il frutto, mentre gli ovuli stessi maturano trasformandosi in semi.