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La botanica di BAM: la natura in movimento!

La botanica di BAM: la natura in movimento!

Ci siamo mai soffermati a chiederci perché un albero si chiami in quel modo?
Perché proprio “Pioppo” o “Salice” o “Acero” e da dove nascono questi termini?
Ogni nome porta dietro sé una storia lunga centinaia di anni, fatti di leggende e superstizioni, pensieri e peculiarità, rimedi e utilizzi nella vita dell’essere umano fin da quando ne abbiamo memoria.
Il suo nome è un’osservazione attenta.

È la scelta, tra tutte le peculiarità proprie di una pianta, di una specifica caratteristica, unica al punto da diventare l’appellativo dell’intera specie ed essere tramandato ai posteri: tutto ciò è racchiuso all’interno del nome botanico e del nome comune delle piante.
Il Pioppo, ci parla di movimenti incredibili delle sue foglie nel vento e di fruscii e rumori.
Il nome botanico è Populus, che vuol dire letteralmente “popolo” in quanto ogni foglia, nel suo piccolo, si muove in modo indipendente e distinto pur rimanendo una formazione compatta e racchiusa. Il movimento delle foglie produce così suoni e fruscii, come se mille voci parlassero una sopra l’altra!
(Pensiamo che ad esempio il nome di Piazza del Popolo a Roma, deriva in realtà dalla presenza di un antico boschetto di pioppi.)

I nomi degli alberi, per chi sa ascoltare, custodiscono segreti tutti da svelare!

La natura di BAM è in continuo e silenzioso movimento: i nostri amici alberi hanno superato l’estate e ora si accingono a vestirsi d’autunno. Avete notato che la colorazione delle foglie è già avanti? Questo è dovuto al fatto che avendo passato un’estate difficile a causa delle alte temperature raggiunte, la pianta cerca di andare prima in riposo vegetativo per conservare le energie e prepararsi al meglio alla prossima stagione.
Non temete allora se vedete già alcune piante in fase spogliante: si preparano a rivestirsi per il prossimo anno!

Anche le piante del vivaio sono cresciute anche più di quanto ci aspettassimo, con foglie vigorose e radici e sane.
Lo sapevate che le radici sono un indice importantissimo della qualità delle piante in vaso?
Ma come si fa a capirlo? Basta svasare con un colpetto la pianta per liberare il pane radicale. Se la pianta è coltivata correttamente le radici sono fini, numerose, e si dice che hanno “girato il vaso”, cioè occupano bene la parte esterna del pane radicale. Se invece ciò non avviene e rimane terra nel vaso, ecco che allora può essere che le radici abbiano qualche problema, oppure semplicemente devono crescere ancora e la pianta non è pronta per essere messe a dimora.

GLOSSARIO


Riposo vegetativo: fase di riposo nel quale si dispongono le piante o alcuni organi vegetali (es. bulbi), per fronteggiare un periodo avverso per questioni di luce, temperatura, nutrimento – detto anche dormienza o quiescenza
Epigea: parte di una pianta che emerge dal terreno (si contrappone a ipogea)
Pane radicale: il volume di terra di occupato da una pianta coltivata, che sia in zolla o in vaso.
Messa a dimora: da mettere a dimora, l’atto di piantare un arbusto, un albero, una perenno o persino un bulbo.
Picciolo: è quella parte della foglia che unisce il lembo della foglia al ramo.
Generalmente ha una forma cilindrica, ma può essere semicilindrica o appiattita, più o meno lunga. Permette il passaggio delle sostanze nutritive dal fusto alla foglia e al contempo ha una funzione meccanica, permettendo alla foglia di potersi muovere al passaggio del vento o di animali.

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