Skip to content

login

eventi

sostieni

BAM è Design!

BAM è Design!

Non potendosi spostare, le piante, si sono adattate ad ambienti differenti “semplicemente” cambiando il loro design! Ogni forma, ogni dettaglio, ogni colore di una pianta è frutto dell’evoluzione e ha una precisa funzione che le serve per crescere, sopravvivere e riprodursi.

Lo diceva anche Steve Jobs, certo non riferendosi al mondo vegetale, ma il significato vale anche per le piante: “Design is not just what it looks like and feels like. Design is how it works”, ovvero “Il design non è come qualcosa appare o sembra. Il design è come funziona”.

Lo abbiamo detto, il design è la forma, vero, ma ci dice soprattutto come quell’elemento funziona. Quando guardate un albero o un arbusto quello che dovete chiedervi è: “perché ha quella forma?”

Guardando anche solo le foglie delle specie di cui vi raccontiamo oggi, scoprirete da quale tipo di ambiente provengono. Partiamo!

Sedum, succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, ha poche foglie carnose e non molto estese. Appaiono così perché hanno tessuti specializzati che servono per l’accumulo di acqua (parenchima acquifero). L’acqua è poi conservata grazie a un’epidermide spessa ricoperta da sostanze cerose. Questi indizi ci portano a dedurre che il Sedum sia originario di ambienti aridi!

Pinus nigra, albero sempreverde, con foglie aghiformi verdi scuro, riunite in mazzetti di due. I sottili ma resistenti e coriacei aghi, hanno pareti cellulari dell’epidermide spesse e rivestite con cuticola. Come il Sedum, ci suggerisce che anche in questo caso, l’albero non vuole perdere acqua. Inoltre, la forma ad ago consente di ridurre al minimo la superficie esposta e quindi limita la perdita d’acqua per traspirazione. Queste caratteristiche sono vantaggiose quindi in ambienti secchi e/o rigidi dove l’acqua disponibile è poca.

Nymphaea ha foglie rotonde e ampie. Il picciolo si presenta spugnoso e si inserisce verso il centro della lamina in una sorta di profonda insenatura. Perché quest’ultimo ha questa strana consistenza? Per la presenza di tessuti aeriferi (ampi spazi intercellulari tra le cellule) che permettono la circolazione dei gas. Se poi sollevate una foglia potete notare anche che la pagina inferiore è purpurea, mentre quella superiore verde. Per quale ragione? Perché contiene antocianina, sostanza che serve a convertire i raggi luminosi del sole in calore. Ovviamente la ninfea è una pianta acquatica, quindi si è adattata a vivere in un ambiente perennemente sommerso!

Hedera helix, apparentemente semplice, la conosciamo, sappiamo come sono le sue foglie… o no? Prestando attenzione, notiamo foglie di forma diversa sulla stessa pianta (eterofillia): lobate al suolo ed ellittiche intere sui rami fioriferi più in alto.
Questo fenomeno è dovuto a cause di natura ambientale, ovvero alla diversa esposizione delle foglie alle radiazioni solari. Dove troviamo diverse esposizioni se non in boschi, luoghi ombrosi al livello del suolo, ma luminosi verso la cima degli alberi?

Chiudiamo con una citazione di Alina Wheeler, progettista, che per questa puntata botanica calza a pennello:
“Il design è l’intelligenza resa visibile”

Condividi su