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La Botanica di BAM: Acer Rubrum October Glory

La Botanica di BAM: Acer Rubrum October Glory

Nuovo aggiornamento sulla manutenzione botanica della Biblioteca degli Alberi a cura di AGeP greenscape,
Botanical Content Partner di BAM.

In questo periodo autunnale stiamo svolgendo le operazioni più “classiche” della manutenzione di un parco: la rimozione delle malerbe, la cura dei tappeti erbosi e la prima raccolta delle foglie sui percorsi.

E’ importante però sapere che non tutte le foglie cadute sarebbero da allontanare! Quelle finite nelle aiuole sono in realtà una fonte di auto-nutrimento per la pianta stessa: nei vostri giardini, potreste allora pensare di lasciarle in loco e magari raccoglierle sotto le chiome degli alberi. Questo porterà protezione alle radici, creando uno strato di pacciamatura efficace contro la crescita delle infestanti e -non da ultimo- nutrimento per la stagione successiva.
Le foglie, decomponendosi, contribuiscono infatti a creare nel terreno quella dotazione di sostanza organica che risulta fondamentale per la crescita dei nostri amati alberi.

E, a proposito dei nostri amici ramificati, parliamo oggi dell’Acer rubrum ‘October Glory’, l’albero che ci circonda quando ci riposiamo sulla panca circolare di BAM…Visto il nome che porta, quale altra specie potrebbe essere più adatta alla rubrica di questo mese?
La sua denominazione si focalizza sulla particolare bellezza che i colori di questo esemplare arboreo raggiungono durante il corso della stagione: la peculiarità è proprio dovuta alla tonalità delle sue foglie, che mutano e variano durante l’inoltrarsi dell’autunno, passando da un caldo giallo a un arancione carico, a un rosso acceso e spettacolare.
Il termine “Acer” vuol dire “acuto, pungente” e si riferisce al fatto che dalla foglia lobata di molte specie dipartono apici particolarmente appuntiti e seghettati; mentre la parola “rubrum” sta ad indicare il rosso brillante: la colorazione che più ci stupisce ed emoziona, soprattutto in autunno quando la vegetazione comincia lentamente ad andare incontro al riposo vegetativo.


Questo colore rossastro lo si ritrova anche nei piccioli che sostengono le foglie, ed è una caratteristica che lo rende distinguibile anche in altre stagioni da altre specie di aceri, rispetto ai quali è una delle varietà che si spogliano più tardivamente, riuscendo a mantenere quelle tonalità calde che tanto ci ammaliano durante il momento del foliage.

Piccolo glossario

Sostanza organica: è l’insieme dei composti organici presenti nel terreno, di origine sia animale che vegetale. Questo insieme è in gran parte compreso fra i costituenti della frazione solida ed è di prevalente origine biologica.

Lobato: termine riferito alla forma delle foglie, caratterizzate da incisioni poco profonde (lunghe meno della metà della distanza tra il margine e la nervatura mediana) e quindi formanti dei lobi (come quelli dei nostri orecchi) .

Apice: porzione terminale detta anche “cono vegetativo” ; la si usa per indicare l’estremità di porzioni vegetali, come può avvenire per l’asse principale del fusto, per le radici o appunto per le lamine fogliari .

Picciolo: elemento con funzione di sostegno della pagina fogliare o dei pezzi fiorali, che congiunge l’organo al ramo.

Riposo vegetativo: fase di riposo di piante o di alcuni organi vegetali (es. bulbi), per fronteggiare un periodo avverso per questioni di luce, temperatura, nutrimento,ecc, detto anche dormienza o quiescenza.

Curiosità: noi conosciamo maggiormente il riposo invernale ma esiste anche un riposo estivo (in alcune specie o in climi diversi) Foliage: la variazione autunnale del colore delle foglie degli alberi, dal verde al giallo e alle diverse gradazioni del rosso.

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