Pioppo lombardo
Nome comune: Pioppo lombardo
Nome latino: Populus nigra ‘Italica’
Famiglia: Salicaceae
Origine: Italia settentrionale
Caratteristiche:
Il nome del Genere, di etimologia incerta e diverse interpretazioni a seconda dei luoghi, era già in uso presso gli antichi Romani, quello specifico, nigra, invece si riferisce alla corteccia più scura di quella di altre specie congeneri.
Albero a portamento eretto e slanciato, chioma colonnare e molto ramificata, non estremamente longevo (90-100 anni), alto fino a 30 m e con diametro tronco fino ad 1 m.
Fusto di norma diritto, spesso con vistose protuberanze, con corteccia grigio-brunastra, screpolata e profondamente fessurata negli individui adulti. E’ invece bianco-grigiastra e liscia in piante giovani.
Non richiedono particolari potature, se non per l’eliminazione di branche rotte o pericolanti e per la rimonda del secco.
Le foglie sono a lamina triangolare-romboidale, acute od acuminate all’apice, lisce e glabre, verdi scure lucenti sulla pagina superiore della foglia, verde-giallino e più opache sulla pagina inferiore.
E’ una specie dioica in quanto porta i fiori maschili e femminili su individui separati. Gli individui maschili presentano infiorescenze ad amenti cilindrici penduli di colore rosso, mentre quelli femminili sono più lunghi e sottili di colore grigio-rosato. La fioritura avviene prima della fogliazione tra marzo e aprile.
I frutti si presentano in infruttescenze formate da piccole capsule ovali, che si fendono a maturità liberando numerosi semi muniti di un ciuffo di peli cotonosi, facilmente trasportati dal vento.
Viene spesso coltivato a scopo ornamentale all’interno di parchi e soprattutto in filari, che caratterizzano numerosi viali italiani.
Curiosità: habitat per uccelli, pipistrelli e scoiattoli.
Selezione per il parco: pianta impalcata bassa; circonferenza fusto 35-40 cm; altezza 8-9 metri.
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