


Un laboratorio per teorico e pratico – fisico, mentale e anche relazionale: un lavoro collettivo guidato che si propone di smantellare il mito del corpo abile e inossidabile.
Partiamo da un momento teorico sui temi dello stigma e delle interazioni sociali che ne derivano. Come muta il contatto con l’altro quando è presente un elemento considerato di discredito?
Dopo questo momento di riflessione giungiamo all’esperienza pratica: movimenti del corpo come segno di non conformità, di dirottamento delle norme sociali, di rivolta e riappropriazione.
Questo workshop, condotto dal performer e attivista sordo Diana Anselmo, tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists (prima associazione italiana di categoria di e per artiste e artisti con disabilità) invita ad una riflessione collettiva ed è aperto anche a persone cieche, sorde e in carrozzina.