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La Botanica di BAM: tra il ronzio delle api

La Botanica di BAM: tra il ronzio delle api

Appuntamento estivo con la Botanica di BAM, la rubrica per conoscere giorno dopo giorno tutta la natura del parco Biblioteca degli Alberi, in collaborazione con AG&P, nostro botanical content partner.

L’estate è alle porte e passare le calde giornate di sole alla Biblioteca degli Alberi sembra un’ottima idea.
Dove i percorsi di BAM si incrociano e formano piccoli campi triangolari, troverete formazioni di arbusti regolari.

Chiudete gli occhi. Spazio agli altri sensi: udito e olfatto!

Sentirete un ronzio che si concentra là dove il profumo è più intenso. Ora riaprite gli occhi, ecco davanti a voi fioriture sulle tinte del viola. Si tratta di piante appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae. Questo termine deriverebbe da un vocabolo greco “laimos” il cui significato è “fauci-gola”.

Ma potrebbe discendere anche dalla crudele e triste leggenda di una regina libica “Làmia”, di cui Zeus si innamorò. Era, la moglie di Zeus, accecata dalla gelosia, per vendetta uccise tutti i figli che il marito ebbe con la regina mortale.
Lamia, impazzita dal dolore, diventò un mostro, una mangiatrice di bambini, che toglie alle madri del mondo la loro gioia più grande, esattamente come le fu fatto da Era.
Così come Lamia, i fiori delle Lamiaceae sembrano – a causa della loro forma –
fagocitare gli insetti che vi si poggiano in cerca di nettare… Ma state tranquilli, l’insetto poi ne uscirà incolume!

Da una prima e generica osservazione vedrete delle infiorescenze somiglianti a spighe. Se osservate più da vicino, queste sono formate da tanti piccoli fiori simili a bocche. Si tratta di corolle formate da 5 petali saldati alla base a formare una sorta di tubo diritto che si divide poi in due labbra – forma bilabiata della corolla: quello superiore costituito da due petali arcuati che servono a proteggere gli stami e il pistillo – gli organi riproduttivi del fiore, quello inferiore da tre che fungono da piattaforma di atterraggio e sono quindi più vistosi.

L’insetto, una volta atterrato su questa sorta di piattaforma, cercherà di raggiungere il nettare che si trova alla base degli stami, in fondo allo stretto tubo corollino, per nutrirsene. Così facendo strofina il corpo con le antere che rilasciano il polline, poste all’estremità degli stami.
Visitando poi un altro fiore, parte di questo polline andrà a cadere sullo stigma, la parte apicale del pistillo, provocando così l’impollinazione e la successiva fecondazione.
Non vi sembra un adattamento fenomenale?

Le Lamiaceae sono molto importanti nel settore erboristico, alimentare, farmaceutico e profumiero per la presenza di ghiandole, contenenti oli essenziali aromatici, diffuse in tutte le parti della pianta, particolarmente nelle foglie.

Non vi resta quindi che godervi questo piccolo spettacolo di profumi e danze di impollinatori.

Glossario

Antere: parte terminale degli stami, organi sessuali maschili del fiore, sorrette da un filamento e deputate alla produzione di polline.
Stame: elemento composto da una parte sterile detta filamento, che porta all’apice la parte fertile detta antera, nella quale si forma il polline.
Pistillo: elemento composto da una porzione basale detta ovario (contenente uno o più ovuli), una parte assiale detta stilo e una terminale detta stigma che serve a ricevere e trattenere il polline. Dopo la fecondazione degli ovuli, l’ovario si trasforma sviluppando il frutto, mentre gli ovuli stessi maturano trasformandosi in semi.

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