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Performing Arts in the Park: Danza contemporanea
Quattro emozioni, quattro performance, quattro compagnie.
In esclusiva per il BAM Season Day, un progetto di danza contemporanea commissionato da BAM per interpretare le emozioni indagate nel Mandala Lab @BAM.
Orgoglio, attaccamento, invidia e rabbia: in successione ciascuna compagnia di danzatori porterà sui prati della Biblioteca degli Alberi una performance ispirata ad una di queste emozioni negative, che il percorso nel Mandala Lab analizza e trasforma in emozioni positive.
- ORGOGLIO: So Close so Far, a cura di Fattoria Vittadini
Ciò che ci muove nella relazione con l’altro ha a che fare con la sfera delle sensazioni e delle emozioni. Tra queste riconosciamo l’orgoglio, sentimento che isola l’individuo o ne altera i rapporti sociali o affettivi.
Attraverso il movimento, la forma, il gesto, la performance ridefinisce le forme della relazione tra due corpi, e osserva come queste trasformino e influenzino anche lo spazio comunitario nel quale si agisce.
- ATTACCAMENTO: Storia di un Ruscello, a cura di Collettivo Laagam
Un racconto per immagini. Un corpo alla ricerca di un animale scomparso nel bosco che, in continua ricerca di un equilibrio, si perde nel flusso di ciò che lo circonda.
L’attaccamento all’animale diventa poroso, aprendosi ad accogliere l’ambiente circostante, i suoi confini sfumano e, al momento del ritrovamento, il corpo è diventato parte del paesaggio, come l’albero, la roccia, il corso d’acqua.
- INVIDIA: Lamponi, a cura di Azioni Fuori Posto
Tre giovani donne irrompono nello spazio come se provenissero da un’opera d’arte: un’azione danzata che dà vita ad una natura morta, un vassoio con frutti rossi all’interno di una cornice ogni volta differente.
Sentimento che muove le azioni delle performers è l’invidia, che irrompe nel quadro alterando lo stato di uguaglianza e di equilibrio tra i corpi e quella che sembra apparente frivolezza femminile si tramuta in voluttuosa mostruosità.
- RABBIA: Amadriadi, a cura di Tyche
Amadriadi, misteriose creature mitologiche che si fondono in modo indissolubile con gli alberi; la metamorfosi di alcune avviene per necessità o per paura, mentre altre subiscono una trasformazione punitiva come Driope, trasformata in pianta di loto.
Un’evocazione visiva che mescola la fragilità umana con la forza immutabile della natura per poter donare allo spettatore un momento di sospensione: la cristallizzazione di una metamorfosi.
Per assistere alla performance non è necessario effettuare una prenotazione.
In collaborazione con Gruppo Danzatori